Fino all’11 giugno è possibile visitare a Roma la Casa delle Farfalle, una splendida occasione per ammirare da vicino il miracolo della natura nella bellezza di un animale affascinante e semi sconosciuto.
E’ davvero una grande emozione entrare nella grande serra che ospita, al suo interno, un microcosmo equatoriale dove splendide farfalle vivono e si riproducono nell’eterno ciclo della vita.
Quattro sono i differenti stadi dell’esistenza di questi splendidi insetti: prima l’uovo, che viene deposto su una pianta edibile per il futuro bruco, il quale, a sua volta, racchiuso nella sua crisalide si trasformerà nel suo stadio finale, quello di farfalla.
Apparentemente fragili ma “toste”, ci racconta Valeria, alcune farfalle sono molto territoriali, altre, per salvarsi dai possibili predatori, mettono in atto vere e proprie simulazioni grazie alle loro ali i cui “disegni”, in alcuni casi, riproducono gli sguardi di animali pericolosi come serpenti o civette, allo scopo di mimetizzarsi ed evitare di diventare pasto per i predatori, mentre altre ancora sono tossiche se ingerite.
Ma questo luogo incantato non ospita solo farfalle, c’è anche “Gino massaggino”, il millepiedi gigante che massaggia la pelle passeggiando con le sue innumerevoli coppie di zampette, o le blatte fischianti del Madagascar, allevate amorevolmente da Valeria che le cura e ne riabilita la sventurata nomea di insetti sporchi e pericolosi.
Tanta la frutta a disposizione delle farfalle, insieme ai fiori dai quali succhiare il nettare, perché ci spiegano, le farfalle si nutrono della frutta matura che cade dagli alberi negli strati più bassi della foresta equatoriale, mentre, in una sorta di “credenza”, dormono le tantissime crisalidi, dalle quali si può ammirare la nascita della farfalla che, lentamente, spiega alla vita le sue ali stropicciate.
A vedere tanto amore nella cura delle farfalle viene voglia di fare qualcosa per loro, che si stia in campagna o in città. E’ importante provvedere al nutrimento delle farfalle piantando, in balcone o in giardino, lavanda, rosmarino, salvia o menta, ma non solo: sarebbe opportuno provvedere anche a fornire cibo per i bruchi, al fine di sopperire al sostentamento della farfalla in tutti i suoi stadi, allora dovremo impiantare il finocchietto selvatico, ad esempio, il prezzemolo o il timo.
Ma questi sono solo alcuni dei tanti segreti che vengono svelati durante la visita. Essere accolti nella Casa delle Farfalle a Roma è come affrontare un viaggio nella meraviglia, per grandi e piccini; tutti, indistintamente, a bocca aperta ad ammirare lo splendore di Madre Natura.
Benedetta Tintillini
In foto una Papilio Memnon, foto di Giulio Pocecco